Falegnameria Strepparava
La nostra storia

La nostra storia

…un salto alle origini…

 É il 1874 quando il nonno Strepparava Battista nasce nella piccola frazione di Sora.

Egli impara fin dai primi anni l’arte della falegnameria attraverso dei periodi di apprendistato a Griante dove si recava per imparare il mestiere, utilizzando l’unico mezzo di trasporto allora disponibile: le sue giovani gambe.

Nel 1890 inizia a lavorare per conto proprio. I lavori di cui si occupava erano collegati ai mestieri ed alla cultura di allora. Il giovane guadagnava così qualche soldo riparando e costruendo botti per il vino, secchi di legno per il latte, ruote per carri ed armature per arcate. Più tardi, col passare degli anni, inizia a fabbricare anche credenze, letti e mobilio di vario genere. I legnami prevalentemente utilizzati erano il ciliegio, il castagno e il noce.

Persona fiera e orgogliosa, certo ignorava che a distanza di 120 anni la sua passione sarebbe stata portata avanti mantenendo i valori e la costanza dei suoi tempi.

A farla da padrone nella sua piccola e precaria bottega non erano di certo piallatrici, strettoie, seghe a nastro ed apparecchiature tecnologiche di cui la falegnameria dispone oggi.

I protagonisti di quei tempi erano pialle, pialluzze a mano di vari tipi, oltre a sega, martello, scopello, stucco e colla di pesce che veniva fusa a bagnomaria in un pentolino di rame ed una specie di trapano chiamato « girabachin ».

Nel 1935 è il figlio Rinaldo, ultimo di dieci fratelli, che segue le orme del padre nel mondo della lavorazione del legno.

 « L’ lavor te mai da n’segnal ma te da robal…»  (il lavoro non lo si deve insegnare ma lo si deve rubare).

Infatti, per far si che il figlio imparasse con maggior serietà le tecniche di lavorazione del legno, decise di mandare il dodicenne da un altro falegname nel paese vicino, a Cusino; questo per far si che oltre al lavoro imparasse anche l’obbedienza e la diligenza necessarie a svolgere un’attività lavorativa alle dipendenze di altri.

Ben presto la falegnameria inizia a diventare troppo stretta per entrambi, ed è così che il padre decide quindi di ritirarsi e lascia l’attività nelle mani di Rinaldo. Purtroppo quei tempi non erano certo dei più facili e portare avanti un’attività con le difficoltà della guerra e della carestia richiedeva sacrifici non indifferenti.

Rinaldo continua tuttavia a lavorare il legno, integrando più tardi la propria attività con la produzione di serramenti.

Nel 1958 nasce l’unico figlio Alfio Battista (battezzato con secondo nome in onore del padre defunto).

Rinaldo, vedendo che il figlio quattordicenne mostra interesse e passione per la sua attività, decide di spostare la falegnameria in una nuova sede, che è quella odierna.

E’ in questo periodo che padre e figlio iniziano a realizzare qualche investimento e a comprare i primi macchinari.

Dopo circa quattro anni di attività il figlio deve adempiere ai doveri militari ed è costretto a partire ma purtroppo nello stesso periodo il padre si ammala gravemente. L’attività della falegnameria resta così ferma per circa 8 mesi.

Rientrato dal servizio militare, Alfio deve ben presto proseguire il suo cammino da solo perchè nel 1979 il padre decede.

Inizia perciò giovanissimo, ad assumere la piena responsabilità della bottega artigiana,  e con forza e perseveranza perfeziona notevolmente le sue abilità e porta avanti l’attività della falegnameria.